I POWER...

Warm Bodies*Isaac Marion



TITOLO: Warm Bodies
AUTORE: Isaac Marion
EDITORE: Fazi Editore
NUMERO PAGINE: 28o
PREZZO: 14,9o €


TRAMA
R è uno zombie in piena crisi esistenziale, non ha ricordi, identità né tanto meno battito cardiaco, eppure è diverso dai suoi compagni Morti. Per sopravvivere ha bisogno di nutrirsi di esseri umani ma non lascia che la sua non-vita si riduca a questo, preferisce di gran lunga lasciarsi trasportare su e giù dalle scale mobili di un aeroporto abbandonato, ascoltare Sinatra nell’accogliente 747 che chiama casa e collezionare quel che resta dalle rovine della civiltà.
La sua capacità di comunicare con il mondo è ridotta a poche stentate sillabe, ma dentro di lui sopravvive un intero universo di emozioni, colmo di stupore e nostalgia. Un giorno, mentre ne divora il cervello, R assapora i ricordi del giovane Perry e la sua intera esistenza viene sconvolta; intreccia infatti una relazione con la ragazza della sua vittima, Julie. Ed è un arcobaleno di colori nel mondo grigio e monotono di R, Julie è viva, determinata e non ha paura di lui. E R non vuole mangiarla, vuole proteggerla, vuole starle vicino. Perché ogni momento passato con Julie è un'iniezione di vita, il suo corpo inizia a cambiare, la sua mente torna a trattenere i ricordi, il suo cuore a provare amore.
Ma il loro legame, così singolare, è oltre ogni regola. In un mondo distrutto dalla piaga dei non-morti, chi crederebbe mai che l'amore tra uno zombie e una ragazza possa essere la cura? Julie e R dovranno lottare per donare nuovo colore a un paesaggio che guerre, desolazione e morte hanno reso grigio e desolato.

LA MIA RECENSIONE&IL MIO COMMENTO
"Warm Bodies" è un romanzo autoconclusivo comparso per la prima volta sul web sotto forma di breve racconto intitolato "Sono uno zombie pieno di amore"; successivamente esso è stato trasformato in un libro vero e proprio, pubblicato in Italia dalla Fazi Editore mesi fa e ,recentemente, la casa editrice ne ha fatto una ristampa in occasione della prossima uscita al cinema del film (trailer sotto). Incomincio col dire che ho davvero apprezzato questo romanzo, nonostante il poco approfondimento dei personaggi secondari e il finale affrettato. Davvero bello, bello. Criticato da molti come la versione più ripugnante di "Twilight", secondo me supera in contenuto il medesimo dato che l'opera della Meyer è la classica vicenda di un amore impossibile che, chissà perché, piace tanto a noi donne; mentre "Warm Bodies" si spinge oltre il romanzo rosa da leggere sotto l'ombrellone, allarga la visione dalla singola coppia a quella più estesa di tutta una società. Mi piacciono i libri così. I libri pessimisti. Mi danno un motivo in più per credere che la situazione politica attuale non porterà a niente. Niente. Ecco, per un certo verso siamo tutti degli zombie. Ce ne stiamo qui, seduti sulle nostre poltrone, a lasciare che la vita ci scorra addosso. Ho apprezzato e stimato come R, il dolce zombie pieno di sentimenti, riesce a scrollarsi via questo torpore e ad aprire gli occhi cisposi su un mondo che non ha più niente di bello da offrire e a richiuderli, per sognarne uno diverso. Eppure c'è qualcuno che non vorrebbe un cambiamento in meglio, perché trae vantaggio dalla piaga zombiaca (?). Questo qualcuno sono gli Ossuti, una variante di zombie senza carne che orchestra la monotona vita del resto della popolazione non-morta e detta legge. Da quello che ci racconta R, prima o poi tutti gli zombie diventano Ossuti, e secondo gli Ossuti prima o poi tutti i Vivi diverranno Zombie. La Terra pare spacciata, insomma. Il problema non sembra degno di ascolto neanche tra le file umane, nessuno cerca una soluzione, l'importante non è vivere, è restare vivi. Questo lo scenario con cui si apre "Warm Bodies." Ci mostra un mondo senza più un briciolo di speranza. R vive in un aereoporto, completamente infestato di non-morti. L'unico evento degno di nota per lui nella giornata è il ciondolare con il suo amico M e compagnia bella verso la città più vicina a caccia di umani. Niente ha più importanza per lui nella sua grigia vita da zombie, persino la moglie e figli (tutti rigorosamente zombie) rivestono un ruolo secondario, privo di contenuto emotivo. Assorbire i ricordi dei Vivi, è l'unico modo per provare emozioni. R ne ha bisogno. Ed è proprio così che conosce Julie, la conosce tramite i ricordi di un povero disgraziato, Perry, e questo fa sì che al ritrovarsela davanti R si scopra affascinato e pieno di rimorso per ciò che ha fatto al ragazzo di lei. Così non la uccide, anzi decide su due piedi di tenerla al sicuro, e la porta con sé all'aereoporto. Inizialmente lo fa per non destare sospetti tra i compagni, ma quando poi lei chiede di poter tornare a casa, R comincia a inventare goffe scuse per non farla andare via perché da quando c'è lei il suo mondo ha cominciato a risplendere di colori e ad avere un senso ...Questo R lo pensa, ma non può dirlo. La sua capacità di linguaggio si riduce a poche stentate sillabe, ma dentro di lui sopravvive un intero universo di sensazioni, che piano piano, grazie a Julie, torneranno alla vita. E questo continuo ricordare, riesumare, potrebbe essere un vero bene per tutti. Si arriva quindi al finale, il quale lascia un po' le cose in sospeso, però tutto sommato è carino. Speciale il fatto che, nonostante R abbia ricordato tutto o quasi della sua vita passata e sia più vivo che mai, alla richiesta di Julie di scegliersi un nuovo nome risponde che vuole continuare a chiamarsi R, perché non vuole dimenticare di essere stato uno zombie, una parte fondamentale della sua esistenza che lo ha portato ad essere ciò che è ora, vuole ricordare il male che l'umanità si è fatto per essere capace di non sbagliare ancora, e magnificamente allo stesso tempo, vuole essere anticonformista e liberarsi dai rigidi schemi che segue l'etimologia dei nomi: vuole chiamarsi semplicemente R, come si sente di doversi chiamare. Concludo rimarcando il fatto che personaggi secondari come Nora, M, Rosso, Perry e altri siano rimasti troppo sul vago. Inoltre, non mi è piaciuta molto la grafica: all'inizio di ogni capitolo c'era un cervello, o una chessoio parte del corpo! Ho capito che siamo in ambito zombie, ma un semplice 'capitolo uno' sarebbe stato molto più gradito :) Una cannonata in petto (almeno per me) la frase "ossa che divorano ossa." Fa ghignare il fatto che R, anche da zombie, rimane più romantico di Julie. A parte queste piccole cose, mi è davvero piaciuto.

HANNO DETTO DI WARM BODIES - L'AMORE PRENDE VITA ...
«Mai avrei pensato di potermi innamorare così tanto di uno zombie».
Stephenie Meyer

«Marion è un autore disarmante, forte di un amaro senso dell’umorismo e di una scrittura vivida e cinematografica. Questo romanzo sugli zombie ha davvero un cuore».
The Guardian

«C’è mai stato un mostro più simpatico dopo Frankenstein?».
The Financial Times

«Warm Bodies è un libro meraviglioso, scritto con grande eleganza, toccante, divertente».
Audrey Niffenegger

«Warm Bodies è una lettura grandiosa».
Josh Bazell

COSA HO PROVATO LEGGENDO QUESTO LIBRO ...
Piccole nausee, durante l'ora dei pasti zombieschi.
Cuore che salta, non so come altro descriverlo, davvero, in alcuni dei pezzi mi sono sciolta dall'emozione.

PER CONCLUDERE ...
Concludo come sempre con un estratto di "Warm Bodies - L'amore prende Vita", il mio voto, l'annuncio della prossima recensione e il trailer del film ;)



"Non conosco il dolore di cui parla, ma so che è profondo.
La rende ogni giorno più dura, eppur così tremendamente dolce.
Sue sono le spine, e sua la mano che esce fuori dal roveto."

VOTO: 
La mia prossima recensione sarà: L'ultimo angelo - di Becca Fitzpatrick

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